Federcomated

Milano, 01/02/2022

Intervista al Presidente Freri sulle ricadute dei recenti provvedimenti

Sos di Federcomated Confcommercio per l'edilizia in affanno con lo stop alle cessioni dei crediti d’imposta e allo sconto in fattura. 

 

Comparto già fortemente provato dai rincari di materie prime ed energia e grande difficoltà di reperire i prodotti.

 

Intervista al presidente Giuseppe Freri, che esprime la forte preoccupazione per le ricadute sugli operatori della filiera edile.

 

Freri, cosa si poteva fare prima del decreto e cosa invece non sì può fare più?

Finora erano possibili tutte le opzioni che consentivano la circolarità dei crediti relativi ai bonus per i lavori di ristrutturazione e risparmio energetico con le necessarie asseverazioni, ma senza particolari restrizioni operative. Con le norme inserite nel decreto, la cessione del credito d’imposta e lo sconto in fattura sono consentiti solo una volta.

Questa limitazione che conseguenze operative ha per l’attività delle vostre imprese?

Le piccole e medie imprese hanno una capacità finanziaria limitata e non possono perciò acquisire nuovi ordini se la possibilità di trasferire a terzi - soprattutto banche - i crediti di fornitura del committente viene fortemente compressa. C’è perciò una caduta verticale delle opportunità di business e non pensiamo fosse questa l’intenzione del Governo. Al contrario, si è puntato sui bonus proprio per rilanciare l’attività edilizia penalizzata dalle conseguenze economiche della pandemia e non solo.

 

Però, leggendo le cronache, il meccanismo si prestava a facili frodi…

Noi vorremmo infatti evitare di “buttare via il bambino con l’acqua sporca”. Le frodi vanno contrastate, ma alleggerendo la burocrazia che regola la gestione dei crediti d’imposta.

 

Il decreto può essere modificato

Infatti chiediamo che vi sia in Parlamento un’opportuna correzione per evitare di bloccare il mondo dell’edilizia, peraltro già fortemente danneggiato da due altri fenomeni: il forte aumento delle materie prime e dei costi energetici e la grande difficoltà di reperire i prodotti.